Richiamare alla mente la propria natura di Buddha

[nei momenti difficili]
di Thich Nhat Hanh

Inspirando, sono consapevole che sto inspirando.
Espirando, sono consapevole che sto espirando.
[parole-chiave:] Inspiro
Espiro

Inspirando, sono in contatto con l’energia della presenza mentale in ogni cellula del mio corpo.
Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia della presenza mentale che è in me.
Presenza mentale in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

Inspirando, sono in contatto con l’energia della solidità in ogni cellula del mio corpo.
Espirando, mi sento nutrito(a) dall’energia della solidità che è in me.
Solidità in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

Inspirando sono in contatto con l’energia della saggezza in ogni cellula del mio corpo.
Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia della saggezza che è in me.
Saggezza in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

Inspirando sono in contatto con l’energia della compassione in ogni cellula del mio corpo.
Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia della compassione che è in me.
Compassione in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

Inspirando sono in contatto con l’energia della pace in ogni cellula del mio corpo.
Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia della pace in me.
Pace in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

Inspirando sono in contatto con l’energia della libertà in ogni cellula del mio corpo.
Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia della libertà in me.
Libertà in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

Inspirando sono in contatto con l’energia del risveglio in ogni cellula del mio corpo.
Espirando mi sento nutrito(a) dall’energia del risveglio in me.
Risveglio in ogni cellula
Mi sento nutrito(a)

(Thich Nhat Hanh, L’unica nostra arma è la pace, cap.2)
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Anche nel mezzo della sofferenza si può portare la propria consapevolezza alle virtù che si hanno dentro e permettere loro di manifestarsi a livello della coscienza. Pratica la consapevolezza del respiro per ricordare a te stesso la tua natura di Buddha, la grande compassione e comprensione che hai dentro.
Puoi condividere questa pratica con le persone care. Ricorda loro che un’emozione è soltanto un’emozione: arriva, rimane per un po’ di tempo e poi se ne va. Perché dovremmo fare del male a noi stessi o a qualcun altro solo per un’emozione transitoria? Tu sei più delle tue emozioni. È importante che te lo ricordi. Durante una crisi, ricordati di ricorrere immediatamente al respiro consapevole. Ricorda a te stesso che la tua emozione dolorosa passerà. Mantieni questa consapevolezza mentre inspiri, e tieni salda l’attenzione sul respiro finché l’emozione non passa. Dopo un po’ di volte che sarai riuscito a calmarti con la respirazione addominale avrai più fiducia in te stesso e nella pratica.
Per chi è genitore, questa è una pratica particolarmente importante da imparare e da padroneggiare: quando tuo figlio sarà presi da un’emozione forte sarai in grado di aiutarlo. Puoi dire: «Caro, tienimi per mano. Non lasciamoci intrappolare nei nostri pensieri e sentimenti. Portiamo l’attenzione giù alla pancia e respiriamo: dentro, fuori. Non aver paura, la tempesta passerà.» Puoi anche insegnare a tuo figlio a praticare la respirazione di pancia insieme a te. Il fatto di dargli questo tipo di formazione forse lo metterà perfino in grado di salvarsi la vita, in seguito: da adolescente e da adulto sarà ben equipaggiato, capace di prendersi cura delle proprie emozioni forti e di trovare da sé la rotta per uscire dalle situazioni difficili.

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